Mammutrail - Gaby (AO)

L'idea esce a gennaio, l'amico Andrea mi chiede se mi va di provare la formula a tempo in staffetta, e come fare a dire di no? Organizza Giancarlo Annovazzi, il posto è bello (ci andavo in campeggio da bambino!), il socio è super, potrebbe venire bene come lungo in vista della mia 100 miglia. Andata!

Come sempre quando c'è aria di km + festa, il Cinghiale si aggrega subito. Non trova un socio? Lui fa che iscriversi all'individuale... "Ma tanto faccio solo qualche giro", vedremo poi come va a finire.
La mente malata dietro al Mammutrail. Grande Giancarlo!

Naturalmente, la settimana prima escono le previsioni: terribili. Niente, questo è il mio anno del maltempo, non riuscirò a fare mezza gara con il sole, ed oramai inizio a mettermi il cuore in pace anche per giugno, alla SDW 100 pioverà a dirotto, è scritto nelle stelle.

Però sabato mattina mi sveglio e c'è un bel sole. Mah. Salgo a Gaby, e anche qui sole. Però.

Vedo subito Andrea, arriva il grande Giancarlo, c'è l'amico Chicco, si fanno le solite parole pre gara e in un attimo sono le 8. Con Andrea abbiamo deciso che farà 2 giri lui poi partirò io per farne quattro consecutivi prima di dargli nuovamente il cambio. C'è un mucchio di gente, la formula delle 12 ore non è niente male, chi vuole provare ad allungare senza pressioni, chi vuole vedere fino a dove arriva: alla fine ci sono 250 iscritti, con parecchia gente forte valdostana e da fuori.
Il mio grande socio Andrea pre-partenza

Con Chicco vado a vedere gli atleti passare dopo la prima salita e discesa e lo sguardo del Cinghiale la dice lunga: percorso bello tecnico pare. Un caffè, due parole e andiamo a vedere il primo passaggio all'arrivo, 10,5 km e 700 metri di dislivello. Come previsto Dennis Brunod ha fatto il vuoto e passa sotto l'ora dando il cambio a Franco Collé, difficile che non vincano loro le staffette. Con Chicco ed i suoi amici commentiamo finchè non sbuca un altro atleta. Chicco mi dice "Ma non è il tuo socio?" Oddio mio, è Andrea, che ha tenuto il passo di Brunod: qui la situazione si fa tragica per me! Lo accompagno per qualche metro, lo incito, e poi penso che è meglio se vado a cambiarmi. Decido di portarmi dietro solo la borraccia e lasciare un sacchetto con delle borracce di miele e altra bibita energetica al cambio (niente gel oggi) e poi mi avvio. 

Andrea fa anche un grande secondo giro e mi da il cambio: parto deciso, sperando che i 100 km nelle gambe da lunedì (ed 180 della settimana prima) non si facciano sentire troppo. Prima salita dura dura, scolliniamo e sento dietro Giancarlo che spinge: lo lascio andare e cerco di accodarmi in discesa. Mamma mia, per uno come me che in discesa è un legno è una lezione di tecnica. In fondo alla discesa vedo Chicco che sale e poi inizia un lungo tratto su sterratona in salita ma corribile. Primo ristoro, passaggio tra le case, discesa su prato già scivolosissima e poi siamo alla seconda salita, breve ma tostissima, mani sulle ginocchia e via. Breve discesa, attraversiamo la strada, breve tratto di asfalto, altra discesa e poi sterrato in lieve salita fino all'Albergo Fior di Roccia. Sbuchiamo sulla strada provinciale ed altro tratto in salita, ma tutto corribile: questo farà vittime. Arrivo al ristoro degli Alpini con controllo, non mi fermo e attraverso il ponte prima di gettarci sull'altro versante della valle. Questa dovrebbe essere la salita dura: lo è, tosta, con qualche rilancio nel bosco, tutto sentiero meraviglioso fino a delle baite dove troviamo un altro ristoro e finalmente iniziamo la discesa. Un tratto corribile anche se infangato e poi inizia il tecnico: nonostante la pioggia, tiene ancora, sassoni, gradini, terra in una discesa spezzagambe dove stranamente me la cavo benino, fino a ritornare in paese, attraversarlo e rilanciarci su asfalto verso la Pineta. Ultimo tratto nella Pineta e sbuco all'arrivo.
1h 09m niente male, pensavo peggio.
Io sulla via del ritorno in Pineta

Si riparte e piano piano si inizia a riconoscere i luoghi, si passa gente sul percorso ed è un atmosfera bellissima di cameratismo, si fa due parole ed un incitamento con chi passi o ti passa, nonostante inizi a piovere un po' c'è un sacco di gente in giro! Il secondo giro va in 1:11, ancora bene, anche se nel tentativo di azzoppare Annovazzi mi produco in una scivolata sull'erba. Mi sto divertendo, sono tranquillo, e tutto sommato non sto rallentando troppo il team. Riparto fiducioso, e mi accorgo di come oramai i punti del percorso mi diano un ritmo. Ovviamente le gambe non sono più al 100%, l'ultima salita inizia a diventare duretta, ma in un attimo sono sulla dirittura d'arrivo: 1:15, comunque bene, comunque sotto l'1:20 che mi ero prefissato come tempistica, se continuiamo così, ci stanno forse nove giri...
L'ultimo giro sono un po'meno reattivo, ed i sentieri iniziano a diventare tosti, specie l'ultima discesa dove bisogna avere più cautela di prima: arrivato in paese mi accorgo di essere stanco, ma cerco comunque di tirare l'ultima parte in piano. Do il cambio ad Andrea in un onorevole 1:19 finale, 4:50 per 42 km e 2800 metridi dislivello in condizioni toste è comunque un bel risultato per il sottoscritto.

Intanto è arrivata MC con Barbara, facciamo due parole, mangio due o tre arance, bevo Coca Cola (integrazione a miele esperimento non riuscito al 100%) e poi chiedo di Massi: è appena ripartito per il suo sesto giro, la bestia.
Decido di andare comunque  a farmi una doccia perchè fa freddo davvero: mi vesto per bene e poi torno ad aspettare il passaggio del socio sotto una pioggia che diventa sempre più insistente. Passa bene, con un altro giro veloce sull' 1:11 e poco dopo sbuca anche Massi, che subito dice di fermarsi, poi preso da raptus competitivo riprende la borraccia e riparte: psyco.
Un uomo, un ungulato. Massi nelle sue condizioni preferite: pioggia, freddo, fango, sofferenza.

La pioggia aumenta, anticipano la chiusura del cancello ultimo giro di un quarto d'ora, poi Giancarlo passa dall'arrivo e chiede consiglio su cosa fare. Tanti iniziano a lamentarsi dell'ultima discesa, il sentiero è segnato dai tanti passaggi e così anticipa la chiusura alle 17:45. Al calduccio nei miei vestiti puliti mi chiedo se Andrea ce la farà a darmi il cambio... Ma ispirato dalla prestazione del Cinghiale e da Chicco che riparte sotto la pioggia decido di andarmi comunque a cambiare e tenermi pronto. Una volta lì, cambiato, penso che non mi dispiacerebbe fare ancora un giretto, le gambe in queste due ore hanno ripreso. Poi il cancello viene ancora anticipato alla mezza ed Andrea arriva qualche minuto dopo: meglio così alla fine, siamo comunque andati benissimo, quarti dietro ai mostri Brunod-Collé, ai cugini Bethaz (anche questi imprendibili) e con la Forestale a 5 minuti. Dopo qualche minuto arriva anche il Cinghiale bello tranquillo e sciallato con suoi 73 km e 4900 metri didislivello in cantina. Quarto posto anche per lui, che mostro.

Doccia per tutti e poi al bar della Pineta, dove l'atmosfera si fa "caliente": le birre iniziano a girare, si parla del più e del meno, si ride e si attendono gli arrivi di tutti gli atleti. Ad un certo punto compaiono anche Fulvio e Sonia che chiuso il negozio sono venuti su a fare un giro e mangiare con noi, e dopo l'ennesima birra ci spostiamo al palazzetto. Anche qui organizzazione fantastica, mangiamo bene ed assistiamo a premiazioni (col giallo) e sorteggio di una marea di premi (io, come al solito, non ho vinto niente). Bellissima serata a conclusione di una bellissima giornata.

La formula è bella, il circuito ha senso, specie con un percorso micidiale come quello di Gaby, Giancarlo ed il suo socio Daniele sono stati bravissimi ad organizzare e gestire anche le emergenze. Non oso immaginare con una bella giornata di sole cosa sarebbe stata la festa in pineta! Tocca ritornare... Anche perchè il team Habanero è roba d'alta classe!


Materiale utilizzato:

Maglietta maniche lunghe lana (prototipo recuperato da MC)
Pantaloncino Reebok Essential
Calza Smartwool Micro Crew
Scarpe New Balance MT110
Borraccia a mano Nathan Quickdraw
Visiera Compressport
Guanti Gore Essential Windstopper
Miele ed acqua come nutrizione
4 pastiglie Saltstick
Coca Cola e mocetta a quintali all'arrivo
Svariate medie di weiss per il recupero

Comments

  1. Mi spiace ..ho dato buca al Cinghialone, ma se avessi fatto il suo socio avrei fatto piu' che altro da ancora...a la prochaine!

    ReplyDelete

Post a Comment