The Times They Are A Changing


The times they're a changing.

Nessun update per quattro mesi, ma parecchie cose sono cambiate in questo tempo, come cantava il vecchio Bob.



Dal punto di vista personale, divido la mia casa e la mia vita con una persona... E due gatti. Nuove abitudini, nuovi stimoli, nuovi obiettivi ed ogni tanto qualche corsa insieme. So far, so good.

Ci sono stati anche cambi lavorativi, i miei viaggi si intensificano, e d'ora in poi farò almeno una settimana al mese in Bulgaria, con la cortese assistenza della “delocalizzazione” (che se la chiamavano "fuga" almeno passavano per onesti) ma è ok, il posto è magnifico, alle porte del Parco Nazionale dei Balcani, ci sono sentieri da esplorare, gente sincera ed ottimo cibo. In un momento in cui la crisi si affaccia pesante, mi sento estremamente fortunato ad avere questa nuova opportunità: segno che tante scelte fatte, come la rinuncia a quelle che una volta erano le certezze del posto fisso, si sono rivelate comunque in qualche maniera sensate. Che poi in Italia siamo nella merda, beh quello è un altro discorso.

Dal punto di vista atletico (ma che parolone!) le cose vanno avanti bene.
Il primo obbiettivo di stagione sarà di nuovo una 100 miglia, la Petzl South Downs Way 100 in Inghilterra, a metà giugno.
Lo so che ci sono migliaia di gare bellissime, in posti magnifici, con percorsi affascinanti, anche senza fare per forza 100 miglia.
Ma sono convinto che ci sia qualcosa di speciale in quel numerino. Sono fissazioni, ma in qualche modo sento che è la distanza definitiva, quella in cui in questo momento voglio giocarmi le mie carte, misurarmi, pesarmi. E quindi riaffrontiamola.

La gara è molto ben organizzata da James Elson di Centurion Running: il ragazzo organizza quattro 100 miglia, due 50 miglia ed una gara per pazzi squilibrati chiamata Piece of String Run sull'uscio di casa, la zona SE della cara vecchia Inghilterra. Tutte le gare fanno sold out in un attimo, segno che James sta lavorando davvero bene. La nostra percorrerà quasi per intero la South Downs Way, all'interno dell'omonima Riserva Naturale. Dislivello non abissale (sui 5000 metri di dsl) e tutto fatto a strappetti: la tipica gara che potrà trasformarsi in un calvario per uno come me che sulla corsa schietta non ha mai avuto molto da dire. Ma faccio fede sull'esperienza e sulla testa di cazzo.

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