Trail Valdilentro 02/06/2013
Valdilentro trail, una giornata che in
molti ricorderanno...
Ok, inizia tutto quando Stefano e
Giuliano con l'aiuto di Maurino decidono di allungare il minitrail
dell'anno scorso. I sentieri ci sono, perchè non farlo diventare un
trail un po'più corposo? E così si mettono sotto.
Studiano, organizzano e con l'aiuto
degli altri Delta e di qualche uomo di buona volontà mettono in
piedi il tutto. Mi viene quasi naturale chiedere se posso dare una
mano... Maurino ha l'idea geniale: io te e Massi gestiamo il terzo
ristoro. Ok, andata.
Mentre gli altri sono dietro a pensare
a un miliardo di cose inutili come tracciatura, soccorsi,
decespugliazioni, approvvigionamenti, permessi, premi, pacchi gara,
nella nostra mente bacata c'è solo un idea, creare un precedente.
Quando corriamo noi, cosa ci piace trovare ad un ristoro? E qui
prende corpo il progetto malato.
C'è chi parla di Coca Cola, chi di
sali, ma alla fine ci si accorda per la birra, andata all'unanimità.
Qualche lattina? Ma cosa stai dicendo, almeno 5 litri. No, non
bastano, facciamo dieci! Ok, per chi corre... E per noi?
E da mangiare dolce o salato? Zuccheri?
Mah, facciamo qualche crostata e portiamo due bei pacchettoni di
patatine ed arachidi... Tanto questi non mangiano niente, almeno noi
abbiamo junk food per sfondarci.
Poi ci vuole incitamento. No,
l'incitamento non basta, ci vuole entusiasmo. No entusiasmo è roba
da corsi di autostima, ci vuole il caos vero e proprio.
Si ma come ci presentiamo, mettiamo un
banchetto? No no, facciamo i professionali, echecazzo; qualche pazzo
vuole addirittura comprare un gazebo, lo faccio ragionare sulla mia
tenda, anche se è del Decathlon fa molto UMTB/CCC/TDS/FCKU. Allora
andata? Si, andata, ma ora seminiamo il terrore.
Alla fine parecchi amici si iscrivono,
decidiamo di riconoscere finalmente l'importanza della barba nel
mondo dell'ultratrail assegnando il premio barbudos, ma le quote rosa
minacciano lo sciopero e allora Massi rilancia creando due targhe di ardesia
per il cinghiale e la cinghiala dell'anno, premio alla combattività
ed allo spirito incarnato dal terzo ristoro: primi a bere, ultimi a
morire.
Alcuni eminenti membri del club |
Dio non esiste, che si sappia in giro,
ma la meteorologia ci premia: la domenica mattina la città è
inglobata nelle nubi, sulla Valdilentro splende un sole fantastico
dopo mesi di pioggia, ambiente perfetto. Il terzo ristoro pianta la
tenda nella sua postazione. L'eroico manipolo è formato dai seguenti
arditi: Maurino, nel ruolo dell'AID STATION CAPTAIN, che tronfio dei
gradi si invola subito al seguito di due donzelle per ricomparire ore
dopo dicendo che doveva ispezionare le altre postazioni; Massi
Cinghiale nel ruolo di apripista e sciamano erborista; Janpo
apripista alpinista; Barbara MC e Silvia, le dolci vivandiere; Angelo
AKA Gino, focacciere; Bruno il masseur delle dive barbute; ed il
sottoscritto.
Tenda montata, cibo preparato, bevande
al fresco... Sono le nove, e adesso cosa facciamo? E via alle
degustazione, volano le birre, crostate, patatine, c'è chi dorme e
chi gioca a scacchi, c'è chi corre, ma dopo un po' vediamo sbucare
sulla cresta il primo corridore: AI POSTI DI BATTAGLIA!
Sierra Nevada comes to Valdilentro |
Mi impossesso della tromba che Maurino
ha rubato alla Biba, le urla iniziano a salire ed ecco che compare
Ghisellini: gliela meniamo così tanto che per farci piacere si ferma
a bere una Coca Cola (poteva anche mettersi su una pasta con il
distacco che aveva). Poi iniziano ad arrivare i primi, Stefano in
gran forma mi dice che odia le gare corte... Arriverà terzo. Poi
passa il primo beniamino del terzo ristoro Fabio che ha in loco la
famiglia al completo: è il tripudio. Passa poco ed ecco Franco
Argento con Ezio al seguito, il tifo si moltiplica, il caos aumenta,
compare Giobibo... E'un viavai e la birra scorre, chi si accontenta
di un bicchiere, chi non si ferma, arriva il gran Sensei Pino che con
entrata trionfale manda in visibilio il Terzo Ristoro: il paty una
fede, Pino il suo profeta. Ecco Pazz in giornata da spolvero, Daniele
a torso nudo, Geo, il Presidentissimo, la Raffa sul podio è in
trance agonistica. Poi la noblesse: Ilaria la regina del trail
Genovese, il grande Gino, il nostro maestro. Il sabaudo Steu si ferma
e ci onora di cinque minuti di birre e parole, anche Ale Braccio si
ferma a fare due parole, ma ad ogni concorrente l'accoglienza è la
stessa: puro delirio. Finiamo con le due latte di birra vuote, la
voce andata, la testa annebbiata ed un sorriso che non va via. Che
giornata!
In attesa di Enri la grande scopa! |
The quiet after the storm. |
Premiazioni, ed anche il Terzo Ristoro
fa le sue: il barbudos non può che andare a Gino, un maestro (anzi
IL maestro, come mi correggono giustamente) del trail genovese, uno
che la barba l'ha portata su tutti i sentieri italici ed europei,
sempre disponibile, sempre sorridente... Specie quando ti fulmina
allo sprint finale! Un favorito anche dalle trailers, che la dice
lunga sulla sua grandezza. Grande Gino!
Gino, primario stimato, trailer d'eccelenza... BARBUDO dell'anno! |
I grandi Marco e Laura vincono il
nostro premio cinghiale, la festa continua e vedo solo sorrisi e
divertimento. Bella giornata davvero.
Tanto per far capire. Terzo ristoro:
SALI litri due
COCA COLA litri duevirgolacinque
BIRRA litri quattordici
100% disagio. Mamma perdonami. |
TERZO RISTORO: WE SCREAM LOUDER, PARTY
HARDER, RUN FARTHER THAN ANYONE ELSE!
Questa è la mia gente ,questi i miei compari CHE SPETTACOLO !! VI AMO TUTTI!
ReplyDeleteIII° RISTORO SECULA SECULORUM
e HASTA LA BALDORIA SIEMPRE|!
La vecchia scuola non tradisce mai.
ReplyDeleteOnore al Sensei, hasta la baldoria siempre!