Arkansas Traveller 100 - The South stole my heart
Raramente ho voluto una gara quanto Arkansas Traveller. C’è chi vive per la competizione, ma quell’istinto o ce l’hai o per tanti versi diventi ridicolo a tirarlo fuori a forza. C’è chi usa le gare per darsi uno stimolo, un fine, qualcosa per sopportare il fatto di dover uscire a macinare chilometri invece che svaccare sul divano. Ma quella voglia è forse l’unica cosa che non mi è mai mancata. C’è chi fa le gare per vedere posti nuovi, conoscere gente diversa. E non ho mai negato che è uno dei grandi piaceri di girare il mondo a fare gare. Ma onestamente ci sono un paio di migliaia di posti che volevo vedere prima dell’Arkansas. E comunque, un posto si vede e capisce meglio senza lo stomaco piegato in due, le gambe che tremano, i piedi in fiamme e l’attenzione puntata solo al fascio di luce che esce dalla tua frontale. O forse no, ma il punto è che non era il turismo che mi spingeva a scoprire che Little Rock è la capitale dell’Arkansas nonché patria di Bill ed Hilary Clin