La Superba
Oggi è un giorno triste per Genova.
Come molti hanno visto in TV e sui giornali, la città è sconvolta e distrutta da un alluvione che ha lasciato la città in ginocchio e si è portata via la vita di sette persone, tra cui due bimbe. E' stato spaventoso e sarà dura...
Ieri sono uscito per farmi una corsa. Potrà sembrare strano, ma forse lo è solo agli occhi di chi non corre. Per me correre è diventato il modo migliore per osservare, per capire: che sia in una città nuova che scopri all'alba, che sia il nostro solito giro serale, correndo riesco a valutare le cose da un punto di vista privilegiato, quasi intimo... Non mi sento un intruso, anzi, entrando in contatto relamente con un luogo, in qualche modo "utilizzandolo", mi avvicino agli occhi di chi quel posto lo vive giorno dopo giorno. E ieri ho provato tanta gioa nell'uscire, nel liberarmi dallo stress di essere stato in casa a controllare il livello dell'acqua in maniera paranoica, dalle notizie tragiche che arrivavano dal telefono e dalle parole delle persone (incredibile quanto rimanere senza elettricità ci lasci oggigiorno tagliati fuori dal mondo, come se dipendessimo solo da Tv e computer), quanto ho provato dolore e quasi vergogna nel vedere i danni ed i disastri.
Eppure ho visto negli occhi della gente la voglia di ricominciare, di darsi da fare, di rimettersi in piedi. Saremo mugugnoni, saremo quelli del maniman, ma amiamo la nostra città e ritorneremo La Superba.
FORZA GENOVA.
Come molti hanno visto in TV e sui giornali, la città è sconvolta e distrutta da un alluvione che ha lasciato la città in ginocchio e si è portata via la vita di sette persone, tra cui due bimbe. E' stato spaventoso e sarà dura...
Ieri sono uscito per farmi una corsa. Potrà sembrare strano, ma forse lo è solo agli occhi di chi non corre. Per me correre è diventato il modo migliore per osservare, per capire: che sia in una città nuova che scopri all'alba, che sia il nostro solito giro serale, correndo riesco a valutare le cose da un punto di vista privilegiato, quasi intimo... Non mi sento un intruso, anzi, entrando in contatto relamente con un luogo, in qualche modo "utilizzandolo", mi avvicino agli occhi di chi quel posto lo vive giorno dopo giorno. E ieri ho provato tanta gioa nell'uscire, nel liberarmi dallo stress di essere stato in casa a controllare il livello dell'acqua in maniera paranoica, dalle notizie tragiche che arrivavano dal telefono e dalle parole delle persone (incredibile quanto rimanere senza elettricità ci lasci oggigiorno tagliati fuori dal mondo, come se dipendessimo solo da Tv e computer), quanto ho provato dolore e quasi vergogna nel vedere i danni ed i disastri.
Eppure ho visto negli occhi della gente la voglia di ricominciare, di darsi da fare, di rimettersi in piedi. Saremo mugugnoni, saremo quelli del maniman, ma amiamo la nostra città e ritorneremo La Superba.
FORZA GENOVA.
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