Maremontana Report
Ah, prima gara dell'anno, finalmente.
Attesa, perchè alla fine era dal Casto che non mettevo un numero, e anche perchè i ragazzi di Balla coi Cinghiali sono dei maestri nell'organizzare delle belle feste. E poi c'è la voglia di stare sui sentieri e vedere come vanno le cose.
E così sabato verso le quattro e mezza partiamo alla volta di Toirano. Mentre siamo in autostrada arriva un messaggio di Massi, già dedito alle birre artigianali alla spina a 3 euro... Bene.
Arrivati parcheggiamo, ed io e Maria Carla andiamo a prendere il pettorale. Tutto organizzatissimo, sbrighiamo le formalità, finalmente faccio due parole con Cubettozz, e poi arrivano Janpo e Silvia, entrambi al primo trail. No, Janpo aveva già fatto due anni fà Portofino: comunque sia lui si butta sulla 46 (mi sembra giusto) lei sulla 25. Come per Maria Carla, allenamento poco per non dire nullo, ma da qualche parte bisognerà cominciare no? Montiamo la nostra tenda de-luxe e via.
Il gruppo si compatta, una birra con Massi, la Dottoressa, Steu ed il grande Benny, poi dietro consiglio di Antonio l'organizzatore andiamo in un posto sulla piazzetta del paese che si chiama (credo) il Portico. Ottimo ed economico. Ancora un po'di chiacchere e poi tutti a nanna, tra cambio dell'ora e sveglia presto non c'è tanto tempo per dormire, e difatti la sveglia arriva presto, troppo presto. Colazione con Janpo, due parole con Fabri Fish e poi vestizione. Opto per maglietta, marsupietto con gel e microgiacchina e borraccia a mano. all'ultimo infilo anche la visiera, temendo il caldo. Ai piedi le Pure Grit alla prova del nove.
Ad aspettare i bus si incontrano gli amici, c'è Pino, poi una volta a Loano incontriamo quelli che erano già al via. Due parole con tutti e poi si inizia. I primi due chilometri stiamo in gruppo dietro alla bici, poi, appena usciti dal paese, si fà sul serio: prima salita e davanti si scatena l'inferno. Io prendo un passo allegro, e appena il sentiero spiana prendo un ritmo deciso, pure troppo. Ma questa volta, dietro consiglio di Massi, provo a tirare un po'da subito. Saliscendi tra le fasce e si arriva presto alla prima salita dura. Salgo camminando recuperando posizioni, la strada spiana, c'è un po'di discesa e poi di nuovo salita non dura che corro, piano ma con continuità. Primo ristoro, primo gel e riempimento di borraccia in 10 secondi. Dopo un po' giriamo in un sentierino nel bosco e la salita piano piano si fà interessante. Davanti a me Giuliana Arrigoni con un ragazzo di Bergamo. Forse sto andando troppo veloce, ma in salita dopo un po'li passo e mi unisco ad un trenino di 4 persone che viaggia deciso. Sul piano fatico un po', ma in salita recupero.
Altro ristoro a Pian delle Bosse con controllo pettorale, poi discesa brutta e cattiva dove comunque mi difendo. Si ricomincia a salire e addirittura davanti a me vedo la Bertasa che ride e scherza. Si, sto andando troppo veloce: rallento un po' e cerco un mio passo senza farmi forzare o trascinare, salgo tranquillo e dopo un po' siamo al nuovo ristoro, c'è anche un gruppo che suona, che figata! Riempio la borraccia, una pastiglia di Nuun, Coca Cola e gel. Via deciso e lasciare andare le gambe su falsopiani scorrevoli.
Sto bene, ma cerco di non esagerare, mi passa Roberto Fluido, poi in salita ripasso io, raggiungiamo Fanton un po'in crisi e si riprende a salire. Incrociamo l'Alta Via, paesaggio assolutamente splendido ed iniziamo a scendere, Fluido mi va via come una scheggia: possibile che in discesa sia così scarso?
A metà discesa ci sono dei ragazzi che salgono zaino in spalla... Ma quello non è Eros di Spotorno? Boh... Ma sì, c'è anche Delia! Mi fermo, la saluto, mi riconosce e mi saluta poi schizzo via. E finalmente ristoro: siamo al Giogo, 25 chilometri andati, 3 ore e 24 e buona parte del dislivello fatta. Ora si che inizio ad essere un po'stanco! In discesa mi hanno mangiato distacco e dietro di me vedo la Arrigoni ed un simpatico ragazzo toscano con le Pure Grit, la Arrigoni ha un passo micidiale, continuo. In salita tengo, poi spiana un po' ci sono dei mangiaebevi che comunque corro benino, poi la discesa, addirittura un po'di neve: manco a dirlo, dopo tre minuti devo far passare Giuliana. Però arrabbiato cerco di starle dietro aumentando un po'il ritmo: funziona!
Di nuovo sterrata, parecchi saliscendi, tengo il ritmo della Arrigoni, poi per mangiare un gel mollo un po' e lei mi prende qualche metro. Oramai dovremmo essere al ristoro, dietro di me il ragazzo bergamasco a qualche metro: al ristoro solita routine velocissima e riparto su una sterrata verso il Santuario di Balestrino. Qui è tutto da correre, i quadricipiti iniziano a farsi sentire decisi, ma stringo i denti e corro bene, poi ci passano su un sentierino che riconosco benissimo, l'ho fatto solo tre/quattro settimane fà. Mi concedo dei lunghi pezzi di camminata veloce dove recupero fiato, dietro di me il bergamasco (che scopro chiamarsi Luca) recupera, facciamo l'ultimo strappo verso il Forte insieme ed in cima passiamo Gilberto Costa in evidente crisi. Discesa killer e siamo al ristoro dove c'è anche Cubettoz che gentilissimo mi dà la caricà. E dai, nove chilometri ed è fatta, anche se ora le gambe sono legnose.
Sò quello che mi aspetta, cresta pietrosa malvagia, ma non la ricordavo così brutta, o forse non l'ho mai fatta dopo aver tirato 35 km. Però che bel paesaggio, ambiente eccezionale con le solite mucche ed i cavalli che spesso vedo quando mi fermo a correre a Salea.
Io e Luca teniamo duro, ci passa un ragazzo che ha ancora la forza di correre in salita e dopo un po' finalmente la discesa che ci porterà in cinque chilometri a Toirano e l'arrivo. Oddio, finalmente per modo di dire, cinque chilometri di discesa verticale con le gambe collassate e tutto il giorno che la gente ti passa in discesa non sono il massimo. E così nella mia testa poco lucida appare un idea: ma perchè non provo ad andare al massimo che posso? Tanto oramai è quasi finita!
E così finalmente lascio lavorare la gravità e mi accodo a Luca, che purtroppo ad un certo punto prende una brutta storta. Io proseguo deciso, vedo davanti il ragazzo che ci ha passato in salita ma nonostante un po'di elastico non riesco ad avvicinarmi a più di 50 metri. Ad un certo punto la discesa finisce e siamo su una sterrata, al sole: tocca ancora spingere ma oramai ci siamo, si sente lo speaker. dentro la mia testa si fà strada un dubbio: non è che ci fanno girare per tutto il paese? Ebbene si, ovvio. Con le ultime forze mi faccio il giro turistico (comunque il paese è bello davvero) e poi l'ultima scalinata mi porta all'arrivo. Sono contento, c'è Maria Carla già arrivata dalla corta e c'è Massi che mi ha preceduto di una decina di minuti: 5:58:59, gran bel tempo, 19° assoluto. Come prima gara non c'è male davvero, sono felicissimo ma stravolto.
Mi siedo e con Massi e MC bevo un po'di acqua gasata, mi levo le scarpe e piano piano ritorno presentabile. Incitiamo chi sta arrivando, Maria Carla mi dice che anche la corta era durissima, chissà se Silvia ce la farà... Ma ecco che arriva anche lei! Oramai manca solo più Janpo, ma vedo che è passato al Santuario, oramai è fatta anche per lui. Arrivano gli amici, facciamo tifo e casino, chi ha voglia di andare a fare la doccia, adesso anche lo stomaco si è aperto e saccheggiamo il ristoro di pizza e focaccia. Arriva anche Janpo in sette ore, tranquillo come una Pasqua, fantastico. Che testa!
La doccia, calda e pulita è un toccasana. Smontiamo la tenda e poi, mentre incomincia il temporale andiamo a prendere da mangiare e ci sediamo tra tutti i genovesi a parlare e ridere finchè non facciamo venire l'ora di tornare a casa, stanchi ma soddisfatti.
In definitiva gara bellissima, percorso affascinante ma veramente duro. Difficile trovare un ritmo continuo se non in tre/quattro punti. Segnalata perfettamente, ristori abbondanti e funzionali, un mucchio di gente sul percorso. Per non parlare della festa e le iniziative collaterali.
Successo assoluto, difficile trovare di meglio.
Per quanto mi riguarda, contentissimo. Sono andato bene, anche se negli ultimi dieci ero veramente ko. Ma tutti hanno sottolineato che era una gara davvero dura. Ottimo inizio di stagione, e distanza tutto sommato "metabolizzata" a livello gestionale.
Un piccolo passo avanti verso Squaw Valley.
Attesa, perchè alla fine era dal Casto che non mettevo un numero, e anche perchè i ragazzi di Balla coi Cinghiali sono dei maestri nell'organizzare delle belle feste. E poi c'è la voglia di stare sui sentieri e vedere come vanno le cose.
E così sabato verso le quattro e mezza partiamo alla volta di Toirano. Mentre siamo in autostrada arriva un messaggio di Massi, già dedito alle birre artigianali alla spina a 3 euro... Bene.
Arrivati parcheggiamo, ed io e Maria Carla andiamo a prendere il pettorale. Tutto organizzatissimo, sbrighiamo le formalità, finalmente faccio due parole con Cubettozz, e poi arrivano Janpo e Silvia, entrambi al primo trail. No, Janpo aveva già fatto due anni fà Portofino: comunque sia lui si butta sulla 46 (mi sembra giusto) lei sulla 25. Come per Maria Carla, allenamento poco per non dire nullo, ma da qualche parte bisognerà cominciare no? Montiamo la nostra tenda de-luxe e via.
Il gruppo si compatta, una birra con Massi, la Dottoressa, Steu ed il grande Benny, poi dietro consiglio di Antonio l'organizzatore andiamo in un posto sulla piazzetta del paese che si chiama (credo) il Portico. Ottimo ed economico. Ancora un po'di chiacchere e poi tutti a nanna, tra cambio dell'ora e sveglia presto non c'è tanto tempo per dormire, e difatti la sveglia arriva presto, troppo presto. Colazione con Janpo, due parole con Fabri Fish e poi vestizione. Opto per maglietta, marsupietto con gel e microgiacchina e borraccia a mano. all'ultimo infilo anche la visiera, temendo il caldo. Ai piedi le Pure Grit alla prova del nove.
Ad aspettare i bus si incontrano gli amici, c'è Pino, poi una volta a Loano incontriamo quelli che erano già al via. Due parole con tutti e poi si inizia. I primi due chilometri stiamo in gruppo dietro alla bici, poi, appena usciti dal paese, si fà sul serio: prima salita e davanti si scatena l'inferno. Io prendo un passo allegro, e appena il sentiero spiana prendo un ritmo deciso, pure troppo. Ma questa volta, dietro consiglio di Massi, provo a tirare un po'da subito. Saliscendi tra le fasce e si arriva presto alla prima salita dura. Salgo camminando recuperando posizioni, la strada spiana, c'è un po'di discesa e poi di nuovo salita non dura che corro, piano ma con continuità. Primo ristoro, primo gel e riempimento di borraccia in 10 secondi. Dopo un po' giriamo in un sentierino nel bosco e la salita piano piano si fà interessante. Davanti a me Giuliana Arrigoni con un ragazzo di Bergamo. Forse sto andando troppo veloce, ma in salita dopo un po'li passo e mi unisco ad un trenino di 4 persone che viaggia deciso. Sul piano fatico un po', ma in salita recupero.
Altro ristoro a Pian delle Bosse con controllo pettorale, poi discesa brutta e cattiva dove comunque mi difendo. Si ricomincia a salire e addirittura davanti a me vedo la Bertasa che ride e scherza. Si, sto andando troppo veloce: rallento un po' e cerco un mio passo senza farmi forzare o trascinare, salgo tranquillo e dopo un po' siamo al nuovo ristoro, c'è anche un gruppo che suona, che figata! Riempio la borraccia, una pastiglia di Nuun, Coca Cola e gel. Via deciso e lasciare andare le gambe su falsopiani scorrevoli.
Sto bene, ma cerco di non esagerare, mi passa Roberto Fluido, poi in salita ripasso io, raggiungiamo Fanton un po'in crisi e si riprende a salire. Incrociamo l'Alta Via, paesaggio assolutamente splendido ed iniziamo a scendere, Fluido mi va via come una scheggia: possibile che in discesa sia così scarso?
A metà discesa ci sono dei ragazzi che salgono zaino in spalla... Ma quello non è Eros di Spotorno? Boh... Ma sì, c'è anche Delia! Mi fermo, la saluto, mi riconosce e mi saluta poi schizzo via. E finalmente ristoro: siamo al Giogo, 25 chilometri andati, 3 ore e 24 e buona parte del dislivello fatta. Ora si che inizio ad essere un po'stanco! In discesa mi hanno mangiato distacco e dietro di me vedo la Arrigoni ed un simpatico ragazzo toscano con le Pure Grit, la Arrigoni ha un passo micidiale, continuo. In salita tengo, poi spiana un po' ci sono dei mangiaebevi che comunque corro benino, poi la discesa, addirittura un po'di neve: manco a dirlo, dopo tre minuti devo far passare Giuliana. Però arrabbiato cerco di starle dietro aumentando un po'il ritmo: funziona!
Di nuovo sterrata, parecchi saliscendi, tengo il ritmo della Arrigoni, poi per mangiare un gel mollo un po' e lei mi prende qualche metro. Oramai dovremmo essere al ristoro, dietro di me il ragazzo bergamasco a qualche metro: al ristoro solita routine velocissima e riparto su una sterrata verso il Santuario di Balestrino. Qui è tutto da correre, i quadricipiti iniziano a farsi sentire decisi, ma stringo i denti e corro bene, poi ci passano su un sentierino che riconosco benissimo, l'ho fatto solo tre/quattro settimane fà. Mi concedo dei lunghi pezzi di camminata veloce dove recupero fiato, dietro di me il bergamasco (che scopro chiamarsi Luca) recupera, facciamo l'ultimo strappo verso il Forte insieme ed in cima passiamo Gilberto Costa in evidente crisi. Discesa killer e siamo al ristoro dove c'è anche Cubettoz che gentilissimo mi dà la caricà. E dai, nove chilometri ed è fatta, anche se ora le gambe sono legnose.
Sò quello che mi aspetta, cresta pietrosa malvagia, ma non la ricordavo così brutta, o forse non l'ho mai fatta dopo aver tirato 35 km. Però che bel paesaggio, ambiente eccezionale con le solite mucche ed i cavalli che spesso vedo quando mi fermo a correre a Salea.
Io e Luca teniamo duro, ci passa un ragazzo che ha ancora la forza di correre in salita e dopo un po' finalmente la discesa che ci porterà in cinque chilometri a Toirano e l'arrivo. Oddio, finalmente per modo di dire, cinque chilometri di discesa verticale con le gambe collassate e tutto il giorno che la gente ti passa in discesa non sono il massimo. E così nella mia testa poco lucida appare un idea: ma perchè non provo ad andare al massimo che posso? Tanto oramai è quasi finita!
E così finalmente lascio lavorare la gravità e mi accodo a Luca, che purtroppo ad un certo punto prende una brutta storta. Io proseguo deciso, vedo davanti il ragazzo che ci ha passato in salita ma nonostante un po'di elastico non riesco ad avvicinarmi a più di 50 metri. Ad un certo punto la discesa finisce e siamo su una sterrata, al sole: tocca ancora spingere ma oramai ci siamo, si sente lo speaker. dentro la mia testa si fà strada un dubbio: non è che ci fanno girare per tutto il paese? Ebbene si, ovvio. Con le ultime forze mi faccio il giro turistico (comunque il paese è bello davvero) e poi l'ultima scalinata mi porta all'arrivo. Sono contento, c'è Maria Carla già arrivata dalla corta e c'è Massi che mi ha preceduto di una decina di minuti: 5:58:59, gran bel tempo, 19° assoluto. Come prima gara non c'è male davvero, sono felicissimo ma stravolto.
Mi siedo e con Massi e MC bevo un po'di acqua gasata, mi levo le scarpe e piano piano ritorno presentabile. Incitiamo chi sta arrivando, Maria Carla mi dice che anche la corta era durissima, chissà se Silvia ce la farà... Ma ecco che arriva anche lei! Oramai manca solo più Janpo, ma vedo che è passato al Santuario, oramai è fatta anche per lui. Arrivano gli amici, facciamo tifo e casino, chi ha voglia di andare a fare la doccia, adesso anche lo stomaco si è aperto e saccheggiamo il ristoro di pizza e focaccia. Arriva anche Janpo in sette ore, tranquillo come una Pasqua, fantastico. Che testa!
La doccia, calda e pulita è un toccasana. Smontiamo la tenda e poi, mentre incomincia il temporale andiamo a prendere da mangiare e ci sediamo tra tutti i genovesi a parlare e ridere finchè non facciamo venire l'ora di tornare a casa, stanchi ma soddisfatti.
In definitiva gara bellissima, percorso affascinante ma veramente duro. Difficile trovare un ritmo continuo se non in tre/quattro punti. Segnalata perfettamente, ristori abbondanti e funzionali, un mucchio di gente sul percorso. Per non parlare della festa e le iniziative collaterali.
Successo assoluto, difficile trovare di meglio.
Per quanto mi riguarda, contentissimo. Sono andato bene, anche se negli ultimi dieci ero veramente ko. Ma tutti hanno sottolineato che era una gara davvero dura. Ottimo inizio di stagione, e distanza tutto sommato "metabolizzata" a livello gestionale.
Un piccolo passo avanti verso Squaw Valley.
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