Settimana 16 Aprile - 22 Aprile
Dopo la bella gara del Gorrei, mi ero ripromesso di non mollare troppo il tiro, e ne è venuta fuori una settimana interessante senza caricare troppo.
Lunedì defaticamento sul lungomare con Marco, 10 km in tranquillità con il sole.
Ripetuti martedì con Massi, entrambi eravamo ancora abbastanza scassati, però dopo un po'di riscaldamento le gambe hanno ripreso a girare decise.
Mercoledì Cava a mezzogiorno e Cava alla sera con Massi e Marco: avevo le Hayasa, non male, anche se dopo essermi abituato alle Pure Grit, fà strano sentire la tomaia strutturata. E teniamo conto che la Hayasa è già una scarpa bella essenziale.
Giovedì nisba, ma venerdì mi sono preso la mattinata e con Marco abbiamo rifatto il giro di tre/quattro settimane fà: Richelieu, Cava, Quezzi, Pontecarrega, Forti, acquedotto, risalita a Quezzi, Ratti e tutti a casa. 40 km belli tosti. Tutto ok fino al Diamante dove inizia a piovere... Per poi diventare grandinetta. "Ci fermiamo qui e aspettiamo?" "Ma no, non è niente". Voilà, ecco il finimondo: grandinata allucinante, noi bagnati fradici (io maglietta a maniche lunghe, Marco maglietta maniche corte e giacchina antivento leggerissima) per terra due spanne di ghiaccio. Abbiamo cercato riparo sommario e poi appena ha mollato la grandine ci siamo lanciati in uno scenario irreale. L'inizio discesa verso la Sciorba abbiamo sciato come dei freerider. Poi un po'di tregua che ci ha fatto scaldare, altro acquazzone devastante mentre eravamo sull'acquedotto e da Pontecarrega in poi sole. Anzi, non solo sole, caldo bestiale tanto che abbiamo levato le magliette. Un po'troppo per me che sulla salita al Ratti ho cominciato a sudare come una fontana: ero bello fatto. Però giro completato in circa sei ore, una meno dell'ultima volta: Marco andava come una scheggia, ha tenuto un ritmo spietato dall'inizio alla fine, e nonostante i 45 km del Gorrei di domenica ed altri 40 tra lunedì e mercoledì, ho tenuto bene, le gambe c'erano ancora tutte. Bella esperienza: la grandinata ci mancava e nonostante tutto ce la siamo cavata alla grande.
Sabato ho fatto il pacer ad una gara. Anzi, alla gara più bella del mondo.
Ho accompagnato le mie nipotine Fabiola ed Arianna a fare il minitrail per bambini Corri con Giulia, organizzato tra gli altri da Michele Picco e Ale Braccio, due delle menti dietro al Trail di Santa Croce.
Percorso di 5 chilometri e rotti, salite dure, singletrack nel bosco e drittoni tra le terrazze, discesa tecnica, vista sul mare: perfetto, e se contiamo che c'erano bambini di 6 anni... Durissima!
Eppure tutti con il sorriso sulle labbra, tutti contenti e avanti con il proprio passo per poi lanciarsi su un terzo tempo apprezzatissimo. Che bella giornata.
Un grazie enorme a chi ha organizzato ed hai tantissimi volontari che vigilavano sul percorso: avete regalato una giornata magnifica a tutti, bambini egrandi, per un buonissimo motivo ed una bella causa.
Io ho accompagnato Arianna, che con 5 anni era proprio tra i più piccoli. Eppure in un ora e dieci si è portata a casa la corsa, lasciandosi anche dietro una trentina di bimbi più grandicelli. Invece Fabiola ha avuto come pacer d'eccezione Massi oltre che la zia Maria Carla. E'stata un furetto e l'ha finita in 50 minuti correndo come una pazza. Anni 8.
Stamattina una a scuola ed una all'asilo con la maglia della gara, non c'è stato verso di fargliela levare. Orgogliosissime di quello che avevano fatto, figuriamoci gli zii.
In definitiva un'ottantina di km, ma con un bel lungo che aggiunge fieno in cascina... E se contiamo da domenica a venerdì, sono 125 km in sei giorni. Ottimo direi.
Lunedì defaticamento sul lungomare con Marco, 10 km in tranquillità con il sole.
Ripetuti martedì con Massi, entrambi eravamo ancora abbastanza scassati, però dopo un po'di riscaldamento le gambe hanno ripreso a girare decise.
Mercoledì Cava a mezzogiorno e Cava alla sera con Massi e Marco: avevo le Hayasa, non male, anche se dopo essermi abituato alle Pure Grit, fà strano sentire la tomaia strutturata. E teniamo conto che la Hayasa è già una scarpa bella essenziale.
Giovedì nisba, ma venerdì mi sono preso la mattinata e con Marco abbiamo rifatto il giro di tre/quattro settimane fà: Richelieu, Cava, Quezzi, Pontecarrega, Forti, acquedotto, risalita a Quezzi, Ratti e tutti a casa. 40 km belli tosti. Tutto ok fino al Diamante dove inizia a piovere... Per poi diventare grandinetta. "Ci fermiamo qui e aspettiamo?" "Ma no, non è niente". Voilà, ecco il finimondo: grandinata allucinante, noi bagnati fradici (io maglietta a maniche lunghe, Marco maglietta maniche corte e giacchina antivento leggerissima) per terra due spanne di ghiaccio. Abbiamo cercato riparo sommario e poi appena ha mollato la grandine ci siamo lanciati in uno scenario irreale. L'inizio discesa verso la Sciorba abbiamo sciato come dei freerider. Poi un po'di tregua che ci ha fatto scaldare, altro acquazzone devastante mentre eravamo sull'acquedotto e da Pontecarrega in poi sole. Anzi, non solo sole, caldo bestiale tanto che abbiamo levato le magliette. Un po'troppo per me che sulla salita al Ratti ho cominciato a sudare come una fontana: ero bello fatto. Però giro completato in circa sei ore, una meno dell'ultima volta: Marco andava come una scheggia, ha tenuto un ritmo spietato dall'inizio alla fine, e nonostante i 45 km del Gorrei di domenica ed altri 40 tra lunedì e mercoledì, ho tenuto bene, le gambe c'erano ancora tutte. Bella esperienza: la grandinata ci mancava e nonostante tutto ce la siamo cavata alla grande.
Sabato ho fatto il pacer ad una gara. Anzi, alla gara più bella del mondo.
Ho accompagnato le mie nipotine Fabiola ed Arianna a fare il minitrail per bambini Corri con Giulia, organizzato tra gli altri da Michele Picco e Ale Braccio, due delle menti dietro al Trail di Santa Croce.
Percorso di 5 chilometri e rotti, salite dure, singletrack nel bosco e drittoni tra le terrazze, discesa tecnica, vista sul mare: perfetto, e se contiamo che c'erano bambini di 6 anni... Durissima!
Eppure tutti con il sorriso sulle labbra, tutti contenti e avanti con il proprio passo per poi lanciarsi su un terzo tempo apprezzatissimo. Che bella giornata.
Un grazie enorme a chi ha organizzato ed hai tantissimi volontari che vigilavano sul percorso: avete regalato una giornata magnifica a tutti, bambini egrandi, per un buonissimo motivo ed una bella causa.
Io ho accompagnato Arianna, che con 5 anni era proprio tra i più piccoli. Eppure in un ora e dieci si è portata a casa la corsa, lasciandosi anche dietro una trentina di bimbi più grandicelli. Invece Fabiola ha avuto come pacer d'eccezione Massi oltre che la zia Maria Carla. E'stata un furetto e l'ha finita in 50 minuti correndo come una pazza. Anni 8.
Stamattina una a scuola ed una all'asilo con la maglia della gara, non c'è stato verso di fargliela levare. Orgogliosissime di quello che avevano fatto, figuriamoci gli zii.
Piccole trailers crescono |
Pacers extraordinaire |
Fabiola, Olmo style |
Finalmente il Cinghiale a inseguire qualcuno... |
Io e Arianna sulla dirittura d'arrivo |
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